La finanza agevolata è l’insieme degli strumenti finanziari messi a disposizione dal legislatore al fine di migliorare il business delle aziende già esistenti e a favorire la creazione di nuove imprese.
La difficoltà è farsi spazio tra le varie normative ed individuare quella idonea all’idea di impresa.
Lo studio utilizza dei database idonei alla ricerca rapida di tutte le possibilità presenti a livello nazionale e regionale, in base poi alle esigenze del cliente si individua il bando più adatto.
Il consulente di finanza agevolata è un po’ come un sarto prima prende le misure poi in base alle stoffe a disposizione cuce il miglior vestito.
Si parte sempre con l’analisi della documentazione economico finanziaria e/o reddituale dei soci e/o futuri soci, poi si parla dell’idea dell’impresa
I nostri consulenti in materia di finanza agevolata aiutano le imprese ad accedere e ad usufruire di tutte le agevolazioni occupandosi di tutte le ottemperanze previste e della produzione della documentazione necessaria alla partecipazione ai bandi.
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Per favorire la crescita delle imprese la finanza agevolata si avvale di agevolazioni di diversa natura, che vanno da contributi a fondo perduto, a finanziamenti agevolati e interventi in conto garanzia, crediti di imposta e incentivi fiscali. Questi possono essere classificati secondo una prima distinzione tra contributi diretti nel caso si parli di contributi elargiti in denaro e contributi indiretti, quando cioè l’impresa ha la possibilità di sfruttare benefici fiscali per investimenti. Vediamo nel dettaglio le tipologie di strumenti più utilizzati:
Le tipologie di intervento o spese ammissibili (le spese, i costi e investimenti che possono essere agevolati) variano a seconda del bando, contributo pubblico o misura specifica di finanza agevolata prevista. Non tutte le spese possono essere infatti oggetti di agevolazione, ma soprattutto è necessario ricordare che solitamente le spese saranno sempre considerate al netto dell’IVA e potrebbero comunque non coprire il 100%. Fatta questa doverosa premessa, le agevolazioni che abbiamo appena visto si possono utilizzare per diverse tipologie di investimenti come:
Esistono inoltre i contributi nel “Regime de minimis”, cioè quei contributi di piccolo importo che possono essere erogati senza obbligo di notifica all’Unione Europea da parte dei Paesi membri: proprio perchè importi molto piccoli la concessione non influisce sulla concorrenza tra imprese all’interno dello stesso paese o dell’Unione. L’importo massimo deve rientrare nei 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari, a prescindere dal tipo di aiuto e dagli obiettivi.
Le fonti della finanza agevolata sono regolate da un quadro normativo molto complesso e si dividono per livello di legislazione. Ecco come funzionano i diversi livelli.
Livello locale – Le Camere di Commercio erogano bandi pubblici e strumenti per sostenere le imprese considerate “chiave” per il tessuto economico provinciale. Per accedere a questo tipo di agevolazioni, l’impresa deve rivolgersi alla Camera di Commercio della Provincia dove è iscritta nel Registro delle Imprese.
Livello regionale – le varie Regioni istituiscono strumenti agevolativi a supporto delle piccole e medie imprese con sede nella regione.
Livello nazionale – il Governo attua politiche volte ad agevolare e sostenere economicamente le imprese del territorio. I bandi nazionali sono gestiti dai diversi ministeri, tra i quali il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha una funzione particolarmente rilevante.
Livello comunitario – le imprese operanti in uno degli Stati Europei possono usufruire di strumenti e bandi comunitari progettati per favorirne la crescita e lo sviluppo. I bandi Europei si suddividono in fondi diretti (gestiti direttamente dalla Commissione Europea) e fondi indiretti (finanziati dalla Commission Europea ma gestiti dalle autorità locali dei singoli paesi membri).