Per quanto riguarda la finanza ordinaria, Agevolare è in grado di pianificare per le aziende ogni tipologia di operazione bancaria. A seguito di un’analisi preliminare dei dati di bilancio e della centrale dei rischi, Agevolare redige una richiesta di finanziamento, indirizzandola poi agli istituti che reputa i migliori per rapidità di delibera e condizioni offerte. In particolare, sono strumenti di finanza ordinaria i fidi bancari, i mutui per le aziende, i mutui ipotecari finalizzati, i mutui fondiari e i mutui chirografari.
La consulenza prevede la scelta delle fonti di finanziamento adeguate (breve, medio e lungo periodo), la negoziazione di condizioni, le operazioni di ripianamento e tutta la finanza ordinaria tradizionale.
All’interno dei nostri servizi le aziende possono ricevere l’assistenza necessaria a:
Le operazioni sopra descritte saranno il risultato di un’analisi preventiva della situazione finanziaria dell’azienda e dei riflessi di questa nel rapporto con le banche (es.: costo del denaro troppo alto, difficoltà di accesso al credito, continui extra-fido e operazioni di copertura di debiti precedenti, etc.)
In particolare gli strumenti adottati dalla Themis Consulting sono:
Consulenza per ottenimento di:
Mutui ipotecari, Mutui chirografari, Mutui liquidita’, finanziamenti per acquisto di beni strumentali, finanziamento per acquisto scorte, Anticipo su fatture, factoring, cartolarizzazione, consulenza per fidejussioni bancarie e polizze assicurative ,leasing immobiliare e strumentale.
Per favorire la crescita delle imprese la finanza agevolata si avvale di agevolazioni di diversa natura, che vanno da contributi a fondo perduto, a finanziamenti agevolati e interventi in conto garanzia, crediti di imposta e incentivi fiscali. Questi possono essere classificati secondo una prima distinzione tra contributi diretti nel caso si parli di contributi elargiti in denaro e contributi indiretti, quando cioè l’impresa ha la possibilità di sfruttare benefici fiscali per investimenti. Vediamo nel dettaglio le tipologie di strumenti più utilizzati:
Le tipologie di intervento o spese ammissibili (le spese, i costi e investimenti che possono essere agevolati) variano a seconda del bando, contributo pubblico o misura specifica di finanza agevolata prevista. Non tutte le spese possono essere infatti oggetti di agevolazione, ma soprattutto è necessario ricordare che solitamente le spese saranno sempre considerate al netto dell’IVA e potrebbero comunque non coprire il 100%. Fatta questa doverosa premessa, le agevolazioni che abbiamo appena visto si possono utilizzare per diverse tipologie di investimenti come:
Esistono inoltre i contributi nel “Regime de minimis”, cioè quei contributi di piccolo importo che possono essere erogati senza obbligo di notifica all’Unione Europea da parte dei Paesi membri: proprio perchè importi molto piccoli la concessione non influisce sulla concorrenza tra imprese all’interno dello stesso paese o dell’Unione. L’importo massimo deve rientrare nei 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari, a prescindere dal tipo di aiuto e dagli obiettivi.
Le fonti della finanza agevolata sono regolate da un quadro normativo molto complesso e si dividono per livello di legislazione. Ecco come funzionano i diversi livelli.
Livello locale – Le Camere di Commercio erogano bandi pubblici e strumenti per sostenere le imprese considerate “chiave” per il tessuto economico provinciale. Per accedere a questo tipo di agevolazioni, l’impresa deve rivolgersi alla Camera di Commercio della Provincia dove è iscritta nel Registro delle Imprese.
Livello regionale – le varie Regioni istituiscono strumenti agevolativi a supporto delle piccole e medie imprese con sede nella regione.
Livello nazionale – il Governo attua politiche volte ad agevolare e sostenere economicamente le imprese del territorio. I bandi nazionali sono gestiti dai diversi ministeri, tra i quali il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha una funzione particolarmente rilevante.
Livello comunitario – le imprese operanti in uno degli Stati Europei possono usufruire di strumenti e bandi comunitari progettati per favorirne la crescita e lo sviluppo. I bandi Europei si suddividono in fondi diretti (gestiti direttamente dalla Commissione Europea) e fondi indiretti (finanziati dalla Commission Europea ma gestiti dalle autorità locali dei singoli paesi membri).